PRIMA DI PASQUA… ALTRE EROGAZIONI DI CASSA INTEGRAZIONE DA FSBA
Ora che per i pagamenti può utilizzare le risorse proprie messe da parte e versate mese dopo mese dalle aziende artigiane (che sono tenute per legge a contribuire a questo fondo) FSBA accelera.
Già questa notte le procedure operative gireranno, in modo da poter sapere nella mattinata di domani quante sono le richieste di ammortizzatore sociale caricate e con tutti i dati completi; dopodiché fra martedì e mercoledì gli enti bilaterali regionali sono impegnati ad inserire i mandati di pagamento; per giovedì in giornata il fondo conta, pertanto, di riuscire ad effettuare l’erogazione delle prestazioni. Si tratterà della cassa integrazione per i periodi di sospensione di gennaio e febbraio di quest’anno. Un primo blocco è stato già pagato la scorsa settimana.
Sì è invece ancora in attesa di ricevere dai ministeri le risorse pubbliche per il pagamento della cassa integrazione covid per i mesi di dicembre, novembre e in alcuni casi anche per i mesi precedenti. I diversi percorsi burocratici, come si vede, sono un po’ lunghi e tortuosi e il tutto va a rilento. Ciò non di meno il fondo è pronto ad effettuare anche questi pagamenti non appena le somme necessarie (circa 54 milioni) saranno sui propri conti bancari. Sembra che non manchi molto, ma la certezza dei tempi di pagamento - di queste prestazioni COVID - non c’è ancora, pur intervenendo a più riprese FSBA per sollecitare il completamento di questa operazione.
RIPRENDONO I PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE, MA È QUELLA ORDINARIA
Tutto come preannunciato: riaperte le procedure di presentazione delle richieste di cassa integrazione ordinaria da parte di FSBA (seppur con le vecchie regole, quelle che verranno adeguate alla riforma degli ammortizzatori sociali), caricate le domande da parte delle imprese artigiane o dai loro consulenti e sottoscritti gli accordi sindacali, lavorato il tutto da parte degli Enti Bilaterali regionali. Se anche le giornate di sospensione dal lavoro nel corso dei mesi di gennaio e febbraio sono nel sistema, il Fondo ha visionato il tutto e, questa mattina… sono stati fatti i primi pagamenti. È il giorno 5 del mese e, anche per coloro cui la cassa integrazione viene pagata tramite l’azienda, già nella prossima busta paga sarà possibile incassare il dovuto. Altrettanto per le lavoratrici ed i lavoratori che riscuotono direttamente da FSBA (solo nel Veneto, anche questa volta, sarà l’Ente regionale a pagare materialmente).
In totale sono stati bonificati ben 1.756.685,43 € (più Veneto, per l’appunto).
Siccome, nel frattempo, altre domande vengono aperte o perfezionate, man mano, il Fondo non esclude, a breve, di fare un’ulteriore valutazione e altri pagamenti senza attendere i primi giorni di maggio. È così che si può fare, è così che si fa!, quando i soldi per poter procedere sono in cassa, pronti all’uso senza dover attendere i tempi - sempre troppo lunghi - per avere le risorse finanziarie di origine pubblica, come è stato in epoca Covid.
La cassa integrazione covid, ecco il problema. FSBA aveva già fatto i conti di quanto necessario per pagare i giorni di sospensione di dicembre, di novembre e, in alcuni casi, dei mesi precedenti. 48 milioni servivano e per tempo sono stati chiesti ai Ministeri. La procedura amministrativa/burocratica è stata avviata, procede, ma ancora non è giunta al termine. Anche qui, nel frattempo, entro la fine del mese di marzo, altre situazioni si sono perfezionate e FSBA sta provvedendo a integrare la richiesta. Ora di milioni ne servono, in totale per far fronte alla coda di pagamenti collegati all’ammortizzatore Covid, 54. Pare proprio che, quando arriveranno, arriveranno tutti assieme, i 54 milioni, e si potrà così chiudere, quasi - salvo ulteriori situazioni ritardatarie che verranno esaminate caso per caso -, questa pagina impegnativa di presenza e di protagonismo del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato al fianco di dipendenti e imprese nel corso dei mesi caratterizzati dalla pandemia.
Non che i problemi siano finiti: l’obbiettivo resta farsi restituire i 260 milioni anticipati dai fondi propri all’inizio della pandemia, ci sono ancor da gestire migliaia di posizioni previdenziali con la contribuzione correlata (FSBA ha in cassa centinaia di migliaia di euro, in attesa che l’INPS si faccia vivo), occorre risolvere la controversia sugli assegni familiari degli anni passati, c’è l’impegno a gestire con velocità le pratiche di richiesta dell’ammortizzatore e, contemporaneamente, monitorare l’utilizzo dello strumento in equilibrio con le disponibilità finanziarie, si agisce per gestire quel poco di contenzioso giudiziario su cui alcuni insistono, si punta a tenere nel sistema le tante imprese che qui si sono rivolte per la cassa covid ma che nel tempo avevano evaso il preciso obbligo di contribuzione. Si discute su come rendere coerenti le regole del fondo con la riforma degli ammortizzatori. È necessario affiancare imprese e dipendenti in questa fase economica, produttiva e occupazionale non certo facile a causa anche della guerra e degli eventi connessi (dal costo dell’energia alla chiusura dei mercati, dal reperimento dei materiali alla transizione ecologica e digitale). E, su ognuno di questi fronti, sono impegnati volta per volta: gli Enti Bilaterali regionali, la struttura tecnica e amministrativa di FSBA, le stesse Parti Sociali costitutive del Fondo, ognuna per quanto le è proprio e in modo raccordato per le partite di interesse comune a partire dalla bilateralità in tutte le sue declinazioni.
Ma la buona stagione sta arrivando, e non solo dal punto di vista climatico: le risorse dal mondo del lavoro affluiscono, le prestazioni ordinarie vengono corrisposte, presto arriveranno anche quelle per covid e si pagherà - seppure in grande ritardo - il dovuto a chi di diritto, la bilateralità nel suo complesso tiene in ogni sua declinazione, si rinnovano i tanti contratti di lavoro per i diversi settori del Comparto artigiano.
COMUNICATO STAMPA 28/02/2022
Il Fondo ha avviato le riflessioni al proprio interno e ha registrato l’impegno delle Parti Sociali costituenti per addivenire all’adeguamento del Regolamento, che tenga conto dei contenuti della Legge finanziaria di quest’anno laddove riforma gli Ammortizzatori sociali.
In proposito, ci sono anche già stati confronti a livello tecnico con lo stesso Ministero vigilante.
I tempi per l’aggiornamento di questo strumento non sono, però, brevi e, pertanto, il Consiglio direttivo di FSBA questa mattina ha deliberato di consentire da subito la presentazione e la conseguente gestione delle domande di prestazione, in base al vigente Regolamento di FSBA (del 30/04/2019).
Questa riapertura delle procedure per la richiesta delle prestazioni di ammortizzatore sociale, garantite dal Fondo secondo la previgente Normativa e Regolamento, con decorrenza dal 01/01/2022, sarà operativa fino alla metà dell’anno oppure fino all’approvazione del nuovo Regolamento, se questa intervenisse prima.
Le procedure per la sottoscrizione degli accordi sindacali, per il caricamento nel sistema informatico del Fondo, per la gestione e la liquidazione delle prestazioni, sono oggetto di messa a punto in queste ore.
La decisione assunta dal Fondo è un gesto di grande responsabilità a fronte delle difficoltà che talune imprese continuano a registrare nella piena ripresa dell’attività produttiva e inoltre tiene conto della necessità di assicurare a lavoratrici e lavoratori un intervento di sostegno al reddito, a seguito di sospensione dal lavoro. Il tutto sarà oggetto di costante monitoraggio essendo tenuto il Fondo ad erogare prestazioni nel limite delle disponibilità finanziarie e comunque a valutare l’andamento produttivo e occupazionale di questo Comparto strategico nell’economia del Paese.
Ripartono dunque le prestazioni di FSBA con le regole preesistenti, impegnato comunque com’è il Fondo ad adeguare le stesse alla riforma degli ammortizzatori sociali.
GESTIONE E PRESENTAZIONE DOMANDE COVID19
Si comunica che a partire dal 31/03/2022 non sarà più consentita la presentazione e la gestione di domande COVID19 di competenza 2021.
Pertanto, si invitano tutti gli utenti che ne avessero necessità, a presentare eventuali domande entro e non oltre la suddetta data nonché ad apportare eventuali modifiche/integrazioni alle domande già presentate.
Grazie della collaborazione.
FSBA - FONDO DI SOLIDARIETA' BILATERALE PER L'ARTIGIANATO
COMUNICAZIONE IMPORTANTE
A seguito dell’approvazione della legge 234/2021 e in relazione all’adeguamento del Regolamento e dello Statuto, FSBA ha avviato un importante e serrato confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nel confermare che le prestazioni di sostegno al reddito previste, cosi come enucleato nella stessa norma, avranno decorrenza dal 01 gennaio 2022, invitiamo tutte le imprese e i lavoratori interessati all’eventuale presentazione delle domande, ad attendere le indicazioni che verranno trasmesse nel più breve tempo possibile e comunque non prima della definitiva condivisione con il Ministero e delle conseguenti deliberazioni degli organi del Fondo.
PER CHIUDERE L’ANNO PASSATO SERVONO ALTRI 48 MILIONI
FSBA ha fatto i conti, appena scaduto il termine per l’immissione nel sistema delle giornate di assenza realizzate a dicembre e nei mesi precedenti, ed ha presentato ieri la richiesta di conferimento delle somme che consentiranno di pagare la cassa integrazione. Servono altri 48 milioni ed ora si attende che i Ministeri del Lavoro e dell’Economia facciano partire la macchina per attribuire, prima, e conferire, poi, questi denari al Fondo degli Artigiani. Purtroppo i tempi non saranno brevi, stante le modalità della gestione finanziaria ministeriale nei primi mesi di ogni anno.
Più esattamente: occorrono 1.336.087,49 € per pagare (con tanto ritardo non certo imputabile al Fondo) le prestazioni che risalgono al primo semestre 2021 - D.L. 178/2020 -; altri 46.868.909,23 € per le prestazioni erogabili in base al D.L. 41/2021 e al D.L. 146/2021, che si distribuiscono fra marzo e dicembre. Il totale fa esattamente 48.204.996,72 €.
Per inciso: per la cassa integrazione sono stati richiesti al ministero quasi undici milioni per completare i pagamenti di novembre e per il mese di dicembre quasi trentatre milioni e mezzo. Segno, questo, che l’epidemia non l’abbiamo ancora alle spalle, con le sue implicazioni sul piano economico, produttivo e occupazionale. Per questo FSBA, anche con una lettera inviata dalla Presidenza ai Ministri, e le forze sociali del Comparto, con numerosi interventi nelle scorse settimane, richiedono con forza che sia assicurato l’intervento della CIG COVID anche per i primi mesi di quest’anno.
PRESTAZIONI DI SOSTEGNO AL REDDITO
Il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato nei giorni scorsi ha scritto ai Ministri del Lavoro e dell'Economia sostenendo, al pari delle parti sociali del comparto, l'opportunità di un ulteriore periodo di Cassa Covid, non potendo certo dirsi conclusa la fase pandemica con le conseguenze sul piano economico-produttivo e occupazionale. Al momento il decreto sostegni ter esclude questa eventualità. La vicenda, tuttavia, non pare conclusa alla luce di numerosi emendamenti presentati che potrebbero ripristinare un finanziamento della Cassa Covid.
La legge di bilancio per il 2022 (l. 234/2021), infatti, riformando gli ammortizzatori sociali, impone modifiche dello Statuto e dei Regolamenti del Fondo. Il Fondo sta avviando interlocuzioni istituzionali, anche alla luce dell'intento condiviso dalle parti istitutive di gestire domande che facciano riferimento al periodo che muove dal 1° gennaio 2022. Non si esclude che, nelle more della fase di revisione, si debba applicare eventualmente il regime di cui al Regolamento FSBA del 30 aprile 2019.
Per tali ragioni, il Fondo sino alla data del 30 marzo 2022 non potrà acquisire e istruire nuove domande.
SERVONO ALTRE SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE!
Il Fondo degli artigiani ha scritto questa mattina ai Ministri Orlando e Franco, per chiedere altre settimane di cassa integrazione.
"Il perdurare dell’emergenza pandemica e l’aumento dei contagi dovuti alle nuove varianti Covid sono fonte di preoccupazione per le conseguenze economiche e occupazionali. Ricordiamo che, proprio per salvaguardare gli equilibri del tessuto sociale e produttivo del nostro Paese, le Parti Sociali - anche quelle del nostro contesto - hanno più volte ribadito la necessità che venga prorogata la Cassa integrazione Covid scaduta a fine dello scorso anno."
"Uniamo la voce del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato alle richieste di attenzione già avanzate da molti perché, dall’osservatorio di chi finora ha gestito interventi a favore di 800.000 dipendenti e di 242.000 imprese artigiane, rileviamo come anche nel Comparto sussistano ancora forti difficoltà e criticità che possono mettere a repentaglio l’attività e la sopravvivenza delle aziende artigiane e il permanere di opportunità di lavoro per migliaia di lavoratrici e lavoratori. Per questo si ritiene urgente e necessario che il Governo, nel quadro degli interventi a sostegno dei settori e dei soggetti che maggiormente soffrono l’attuale situazione, proroghi gli ammortizzatori con causale Covid per almeno altre 13 settimane."
"FSBA si è da sempre impegnato a dare risposte in materia di sostegno al reddito alle imprese e ai dipendenti del Comparto dell’artigianato ed è certo che il suo impegno continuerà anche in questa delicata fase, tanto più perché coincide con il periodo di messa a regime della riforma degli ammortizzatori sociali, da poco varata. Il Fondo, pertanto, è pronto a fornire tutto il supporto necessario per evitare che la crisi economica incida profondamente su questo settore produttivo così strategico per il nostro Paese, che merita attenzioni e tutele al pari di altri."
UTILIZZATE TUTTE LE RISORSE PER NOVEMBRE, FSBA CHIEDE ULTERIORI SOMME AL MINISTERO
Questa mattina, come preannunciato, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto deputato al pagamento della cassa integrazione per tutto questo Comparto, ha provveduto al pagamento dell’ammortizzatore sociale alle lavoratrici ed ai lavoratori sospesi dal lavoro, a causa del Covid, nel mese di novembre e nei mesi precedenti (per i quali le pratiche sono state completate con tutti i dati solo recentemente). Ha, inoltre, trasmesso le somme necessarie a simili pagamenti agli Enti Bilaterali Regionali che collaborano in questo adempimento provvedendo direttamente loro alle corresponsioni a favore di dipendenti/imprese.
È stata, così, integralmente utilizzata (tra pagamenti, trasferimenti e accantonamenti di importi per il versamento della contribuzione previdenziale correlata) la somma messa nelle disponibilità del Fondo da parte del Ministero del Lavoro: 34.607.546,23 euro. Peccato che questa non sia stata sufficiente all’erogazione della cassa integrazione per tutti i soggetti potenzialmente interessati; sarebbero serviti € 42.457.548,69. Mancano all’appello altri 8 milioni o giù di lì.
Al Fondo degli artigiani non si sono certi persi d’animo e, già quest’oggi, sono partite missive dirette a tutti i soggetti interessati (Ministero del Lavoro, ma anche Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti) con cui si sollecita l’attribuzione prima e il conferimento poi delle somme necessarie. Ecco il dettaglio: € 7.850.002,46 per completare novembre e mesi precedenti ai sensi dei Decreti 41 e 146; € 1.315.372,52 per qualche pagamento residuo di cui al D.L. 178 (si tratta di cassa integrazione fruita all’inizio dell’anno passato).
Con l’occasione, FSBA ha stimato - e richiesto pertanto al Ministero - di aver bisogno di altri 49 milioni di euro per far fronte al pagamento della cassa integrazione per i periodi di sospensione di dicembre (e, anche qui c’è da giurarci, ci saranno code dei mesi antecedenti). Questa previsione tiene esclusivamente conto dell’andamento reale delle richieste e del fabbisogno di ottobre nel quadro dell’andamento complessivo della pandemia e delle difficoltà delle imprese artigiane a riprendere tutte e a pieno ritmo la produzione, con la tenuta dell’occupazione conseguente.
Per cui, il Fondo si aspetta di ricevere 9 più 49 milioni con una tempistica che, purtroppo, non sarà breve (diversi e articolati sono i passaggi amministrativi fra ministeri e soggetti deputati al controllo o alla materiale messa a disposizione delle somme).
Nel frattempo tutto il sistema artigiano (imprese e dipendenti, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali) sta con il fiato sospeso in attesa delle decisioni del Governo in merito al prolungamento della Cassa Covid anche per i primi mesi di quest’anno: anche molti settori del comparto artigiano, infatti, registrano ancora difficoltà economiche, produttive, occupazionali. Un po’ di respiro, un sostegno concreto, una qualche prospettiva è attesa da imprese e lavoratrici/lavoratori.