Riccardo Giovani è il nuovo presidente e prende il posto di Vendemiano Sartor, Angelo Colombini è invece il nuovo vicepresidente e subentra a Mauro Sasso e Stefano Di Niola assume l’incarico di direttore al posto di Valter Recchia.
Siamo stati decisivi -ha affermato Giovani- durante la pandemia per sostenere imprese e lavoratori. Ora dobbiamo stabilizzare quanto fatto e continuare nella promozione e nella diffusione della bilateralità. Non solo ammortizzatori sociali, ma anche tanta formazione e nuove prestazioni per il nostro mondo che è trainante per l’economia italiana.
Riqualificare i lavoratori -ha spiegato Colombini- sarà una nostra priorità. Avere dipendenti formati garantisce chi presta la propria opera ma anche le stesse imprese che richiedono sempre di più manodopera qualificata. Ma la bilateralità ha anche un aspetto sociale importante perché garantisce, come avvenuto durante la pandemia, copertura salariale a chi vive un momento di difficoltà.
La pandemia -ha poi concluso Di Niola- ha reso evidente l’importanza della bilateralità. Iscriversi a Fsba è ora un obbligo di legge ma penso che sia anche un’opportunità per le aziende. Il buon senso è stato centrato dagli imprenditori che, nel corso degli anni, hanno maturato la convinzione che essere parte del Fondo è un vantaggio sotto molti punti di vista. Continuare su questa strada è per noi, esaltando ancora di più i territori.